Ing. Vincenzo Di Dio
Presidente dell’Ordine degli
Ingegneri della Provincia di
Palermo
comunicato stampa a cura
di Dario Lo Verde
“SE L’UOMO È AL CENTRO, DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE SOLO VANTAGGI UN ESEMPIO? CON
SENSORI E SISTEMI TECNOLOGICI DI COMPUTER-VISION, DIAGNOSI E SUPPORTO ALLE
DECISIONISAREBBE POSSIBILE MONITORARE LE INFRASTRUTTURE STRADALI MIGLIORANDO LA
SICUREZZA E SALVANDO VITE”
“Non credo che l’uomo possa essere capace di progettare misteriose forme di intelligenza
artificiale che si rivolgeranno contro l’uomo. La rivoluzione digitale è un’onda che dobbiamo saper
cavalcare per non esserne sommersi. Il modo in cui può trasformare il nostro mondo è
affascinante e al tempo stesso suscita paure, ma se al centro della scelta c’è sempre l’essere
umano con la sua etica e la sua coscienza avremo solo vantaggi, e questo è progresso. Un
esempio? Pensando a quanto accaduto a Genova, le tecnologie già esistenti consentirebbero di
monitorare le infrastrutture stradali con sistemi di sensori, raccolta dati, computer-vision, diagnosi
e supporto alle decisioni, e potrebbero così contribuire a migliorare la sicurezza, anche salvando
vite”.
L’intelligenza artificiale più come occasione che come insidia nelle parole di Vincenzo Di Dio,
presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Palermo, che stamattina al Teatro
Politeama di Palermo ha introdotto il meeting Datacrazia – Il professionista cyborg e la sfida della
rivoluzione digitale: come competere con il “dottor Google”, organizzato insieme con gli Ordini di
Commercialisti, Medici e Avvocati, per i quali sono intervenuti i rispettivi presidenti Fabrizio
Escheri, Salvatore Amato e Francesco Greco.
Professionisti, ricercatori, sociologi, teologi, economisti e neuro-scienziati si sono confrontati sul
rapporto tra essere umano e intelligenza artificiale, analizzandone le implicazioni e i possibili
scenari futuri. Moderatore del dibattito il giornalista Maurizio Mannoni.
In apertura spazio per un divertente dialogo sul filo dell’umorismo tra il comico Roberto Lipari e il
robot umanoide sociale e creativo Dottor Pepper, il cui software è stato sviluppato a Palermo
dagli ingegneri del laboratorio di Robotica cognitiva e social sensing dell’Icar-CNR. I ricercatori del
centro stanno già progettando per “lui” l’impiego nell’interazione con i bambini e nell’assistenza
agli anziani.
Tra i temi al centro del dibattito, il rischio di una concorrenza tra uomo e macchine “pensanti” nel
mondo del lavoro, anche intellettuale. E sebbene non manchino le prime stime, come quella della
società Deloitte ricordata dal direttore dell’Icar-CNR Giuseppe De Pietro, secondo la quale entro il
2036 negli Usa saranno almeno 100mila gli studi legali automatizzati, il presidente degli Ingegneri
di Palermo pone l’accento sulle prospettive di crescita: “Ciò che ci viene messo a disposizione
dall’evoluzione tecnologica non deve farci paura – ha sottolineato ancora Vincenzo Di Dio –
perché il professionista è imprenditore di se stesso e deve sapere cogliere le novità e adattarsi. Ciò
vale a maggior ragione per noi ingegneri, visto che come gli altri professionisti siamo
potenzialmente in competizione con il dottor Google ma, al tempo stesso, della nostra categoria
fanno parte i ricercatori che portano avanti lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Il mio auspicio è
che lo sviluppo delle tecnologie avanzate non vada a discapito di quelle di base, perché solo se
queste ultime sono garantite quelle avanzate risultano funzionali”.