L'ABOLIZIONE DELLO SPLIT PAYMENT per i professionisti è un passo avanti verso un rapporto di fiducia che necessariamente si deve instaurare tra lo stato ed i professionisti, da anni tartassati ed ingiustamente relegati come categoria di evasori fiscali
Approvato   nel   consiglio   dei   Ministri   n.8   di   lunedì   2   luglio   2018,   il Decreto   legge   cd   "dignità"   che   è   stato   pubblicato   sulla   Gazzetta Ufficiale solo il 13 luglio a causa di rinvii e rimandi. Per quanto riguarda le semplificazioni fiscali, il decreto ha previsto che: in   merito   al   redditometro,   che   il   MEF   possa   emanare   il   decreto   che   individua   gli elementi     indicativi     di     capacità     contributiva     dopo     aver     sentito     l’ISTAT     e     le associazioni    maggiormente    rappresentative    dei    consumatori    per    gli    aspetti riguardanti   la   metodica   di   ricostruzione   induttiva   del   reddito   complessivo   in   base   alla capacità   di   spesa   ed   alla   propensione   al   risparmio   dei   contribuenti.   Invece,   il   decreto ministeriale   il   16   settembre   2015,   attualmente   vigente   non   ha   più   effetto   per   i   controlli ancora da effettuare sull’anno di imposta 2016 e successivi. in   merito   allo   spesometro,   termini   di   invio   slittati   per   coloro   che   optano   per l’invio a cadenza semestrale, rispettivamente o al 30 settembre del medesimo anno per il primo semestre o al 28 febbraio dell’anno successivo per il secondo semestre. in     merito     alla     scissione     dei     pagamenti,     L'ABOLIZIONE     DELLO     SPLIT PAYMENT   PER   LE   PRESTAZIONI   DI   SERVIZI   RESE   ALLE   PA   I   CUI   COMPENSI SONO   ASSOGGETTATI   A   RITENUTE   alla   fonte   a   titolo   di   imposta   o   a   titolo   di acconto ai sensi dell’articolo 25 del DPR 600/1973. In   particolare,   in   merito   a   questo   ultimo   punto,   l'articolo   11   del   DL   punta   a   ripristinare   il regime   vigente   prima   della   cd.   manovra   correttiva   2017   (DL   50/2017)   che   aveva   esteso l'obbligo    della    scissione    dei    pagamenti    a    tutti    i    soggetti    operanti    con    le    Pubbliche Amministrazioni   e   con   i   soggetti   obbligati   all'utilizzo   dello   split   payment,   compresi   i professionisti con ritenuta alla fonte a titolo d'acconto o di imposta sul reddito. Pertanto,   i   professionisti   potranno   rilasciare   fattura   secondo   le modalità   ordinarie,   mentre   i   soggetti   sottoposti   a   split   payment che ricevono tali fatture dai professionisti dovranno applicare le ritenute liquidare l'IVA al fornitore
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