Su ogni argomento esistono i pro ed i contro.Parlarne è la maniera migliore per trovare dei punti di incontro ed una via comune per affrontarli con franchezza e spirito costruttivo.
di Aldo Bertuglia
L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà: se ce n'è uno, è quello che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.Italo Calvino – le città invisibiliAI TEMPI DEL VIRUSQual è la via giusta per comprendere e superare questo “tempo del virus”?Non credo che sia l‘ottimismo di chi afferma che passerà tutto tra poco né la rassegnazione di chi dice che non c’è niente che possiamo fare. Vi propongo un’altra via.La nostra società ha perso il senso etico della vita, lo ha sacrificato ad una falsa efficienza, al correre senza un momento di riflessione, senza chiedersi se oggi è uguale a ieri ed a domani.Tutto è semplice perché qualcuno o qualcosa lo ha reso semplice e quando viene a mancare tutto è difficile, quasi impossibile.Questa dipendenza dal contesto ha reso le persone deboli, incapaci di ragionare in termini di collettività, propense a soddisfare le proprie esigenze costi quel che costi. L’etica comportamentale ha ceduto il potere all’istinto che rimane sempre animalesco e primordiale. Questi tempi di rallentamento obbligato dovrebbero ispirarci la possibilità di una lettura diversa del vivere sociale e dell’importanza del rapporto etico tra le persone ed in primo luogo del rapporto con noi stessi.Proviamo a comprendere ciò che è veramente nostro e ciò che lo è provvisoriamente, secondo i capricci della sorte, ed a ciò che è veramente nostro diamo la massima possibilità di crescere perché siamo sicuri che nessuno potrà togliercelo.